Bambini e adolescenti hanno diritto ad avere più voce e possibilità di decisione. UNICEF Svizzera e Liechtenstein sostiene la richiesta nell’ambito dell’iniziativa parlamentare 19.415 di abbassare a 16 anni l’età per il diritto di voto e di elezione attivo.
Nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia sono sanciti diversi diritti alla partecipazione di bambini e adolescenti. Questi riassumono l’idea di partecipazione, secondo la quale l’opinione di bambini e adolescenti deve essere presa in considerazione in tutti gli ambiti che li riguardano. Sono state così gettate le basi del diritto alla partecipazione politica e all’impegno civico.
La presentazione dell’iniziativa parlamentare 19.415 di Sibel Arslan è stata un primo passo verso l’attuazione efficace di questo diritto. La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP) ha redatto un avamprogetto con la proposta di abbassare l’età per il diritto di voto e di elezione attivo da diciotto a sedici anni. Il 1° settembre 2022 la CIP ha incaricato la segreteria di effettuare una procedura di consultazione. La società civile ha avuto così l’opportunità di assumere una posizione riguardo all’iniziativa parlamentare e all’avamprogetto.
UNICEF Svizzera e Liechtenstein ha inoltrato entro il termine stabilito una risposta alla consultazione, prendendo posizione come segue: Accettando le modifiche dell’art. 136 cpv. 1 CF, la Svizzera presterebbe ascolto durevolmente alle persone giovani e si impegnerebbe per la progressiva attuazione dei diritti dell’infanzia. Anche se l’abbassamento dell’età per il diritto di voto e di elezione non copre completamente i diritti alla partecipazione di bambini e adolescenti, è pur sempre un passo fondamentale verso la realizzazione di questi diritti.
La risposta alla consultazione completa di UNICEF Svizzera e Liechtenstein in merito all’iniziativa parlamentare 19.415 Arslan qui.