Benché il controprogetto del Consiglio degli Stati si concentri sul lavoro minorile, il Comitato per l’UNICEF Svizzera e Liechtenstein lo respinge in quanto troppo poco incisivo.
Mercoledì, il Consiglio nazionale discute l’iniziativa per imprese responsabili. I due rami del Parlamento hanno ciascuno presentato un controprogetto: quello della Camera bassa si allinea all’iniziativa ma limita la responsabilità delle aziende, quello della Camera alta ribalta completamente la responsabilità e prevede obblighi di diligenza solo nei campi del lavoro minorile e dei minerali di conflitto.
Benché il controprogetto del Consiglio degli Stati focalizzi l’attenzione sul lavoro minorile, l’UNICEF lo respinge in quanto troppo poco incisivo. Concentrarsi esclusivamente sul problema e non sulle cause non è una soluzione. Il lavoro minorile è la conseguenza di una vasta gamma di violazioni dei diritti dell’uomo e dell’infanzia. Le aziende dovrebbero dunque essere chiamate a individuare e combattere i rischi più gravi e le ripercussioni più pesanti delle loro attività.
Secondo l’UNICEF Svizzera e Liechtenstein, l’iniziativa per imprese responsabili e il controprogetto del Consiglio nazionale soddisfano meglio il fabbisogno di regolamentazione e indirizzano maggiormente l’attenzione sull’inscindibilità dei diritti dell’uomo. Per questo motivo, in una lettera l’UNICEF ha invitato il Parlamento a sostenere l’iniziativa popolare o il controprogetto del Consiglio nazionale.