Lavoro minorile, sicurezza di prodotti e servizi, sicurezza dei bambini in locali commerciali ed eventi: sono questi gli argomenti in materia di diritti dell’infanzia di particolare interesse per le imprese che hanno partecipato allo studio pubblicato ieri da UNICEF Svizzera e Liechtenstein e dal Global Compact Network Switzerland & Liechtenstein.
Ieri, l’UNICEF Svizzera e Liechtenstein e il Global Compact Network Switzerland & Liechtenstein hanno pubblicato lo studio «Addressing Children’s Rights in Business – An Assessment from Switzerland and Liechtenstein». Si tratta di uno studio di riferimento che ha esaminato quali conoscenze possiedono le imprese in merito ai diritti dell’infanzia, come ne tengono conto nelle proprie attività quotidiane e direttive e quali sfide legate ai diritti dell’infanzia devono affrontare. Lo studio si prefigge inoltre di creare una base per il lavoro futuro delle imprese, della società civile, del mondo politico e amministrativo, nell’ambito della responsabilità aziendale in materia di diritti dell’infanzia.
Lo studio coincide con il decimo anniversario dei Children’s Rights and Business Principles (CRBP). I CRBP sono stati pubblicati nel 2012 dall’UNICEF, dal Patto mondiale delle Nazioni Unite e da Save the Children. Partendo dai Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, i CRBP mettono in evidenza l’entità dei possibili influssi delle imprese sui bambini e i diritti dell’infanzia e forniscono alle imprese linee guida affinché possano assumersi le proprie responsabilità per il rispetto dei diritti dell’infanzia.
L’attuale studio mette in luce gli innumerevoli influssi delle imprese sui bambini e sui loro diritti: ciò riguarda sia le catene di approvvigionamento sia le loro attività commerciali in Svizzera e Liechtenstein. Ciò che colpisce maggiormente è il fatto che le imprese non sono consapevoli di quanto estese siano le questioni relative ai diritti dell’infanzia che potrebbero riguardarle. Al contrario, riducono i diritti dell’infanzia nella catena del valore alla lotta al lavoro minorile.
Inoltre, nell’ambito dei principi aziendali, un ruolo importante è svolto dalla sicurezza del prodotto e dalla sicurezza dei bambini nei locali commerciali ed eventi delle imprese stesse.
Al di là di questi aspetti, la maggior parte delle imprese esaminate non stabilisce collegamenti con altri impegni rilevanti per i diritti dell’infanzia, ad esempio nell’ambito ambientale o dell’attenzione alla famiglia.
Molte imprese si impegnano con iniziative filantropiche in vari ambiti che riguardano i diritti dell’infanzia, come l’istruzione e l’assistenza sanitaria.
In più punti dello studio è stata messa in evidenza l’importanza di legislazioni vincolanti che tengano pienamente conto dei diritti dell’infanzia. Nuove leggi sulla responsabilità in materia di diritti umani accrescono la consapevolezza delle imprese sui diritti dell’infanzia e le stimolano ad approfondire ulteriormente l’argomento.
Ma le leggi garantiscono anche alle imprese certezza giuridica, con direttive vincolanti indirizzate verso l’interno e verso l’esterno.
Lo studio è stato realizzato dal Geneva Center for Business and Human Rights e dal Centre for Children’s Rights Studies dell’Università di Ginevra. I risultati si basano su un’analisi a tavolino di documenti riguardanti 60 imprese e accessibili pubblicamente, su un sondaggio online a cui hanno partecipato 54 imprese e su 15 interviste di approfondimento.
Lo studio è scaricabile qui.