L’UNICEF condanna fermamente l’attacco a una clinica ostetrica di Mariupol

Presa di posizione di Catherine Russell, Direttrice generale dell’UNICEF.

© UNICEF/UN0604231/Ratushniak
Kiev, 7 marzo 2022: reparto maternità sotterraneo nella cantina di un ospedale.

«Sono inorridita dalla notizia dell’attacco alla clinica ostetrica di Mariupol, in Ucraina. Secondo alcune testimonianze, bambini e donne incinte sarebbero intrappolati sotto le macerie dell’edificio distrutto. Non conosciamo ancora il numero di vittime, ma temiamo il peggio.

Questo attacco, se confermato, ribadisce il drammatico tributo che il conflitto chiede a bambini e famiglie. In meno di due settimane, almeno trentasette bambini sono stati uccisi e cinquanta feriti, mentre oltre un milioni di minori sono fuggiti dall’Ucraina negli Stati limitrofi.

Gli attacchi alla popolazione e alle infrastrutture civili, tra cui ospedali, impianti idrici e di depurazione, sono ingiustificabili e devono essere subito arrestati. L’UNICEF torna a chiedere un immediato cessate il fuoco, ed esorta le parti in causa a ottemperare ai loro obblighi internazionali di protezione dell’infanzia e a consentire agli attori umanitari di raggiungere in modo rapido e sicuro i bambini nel bisogno.

L’infanzia ucraina ha urgente bisogno di pace.» 

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