Il brutale attacco di lunedì all’ospedale pediatrico Okhmatdyt in Ucraina ha suscitato orrore nel mondo intero. L’ospedale, in cui venivano curati bambini gravemente ammalati, è parzialmente ridotto a un cumulo di macerie.
Insieme alle squadre di soccorso, al personale ospedaliero e a molti volontari, l’UNICEF ha prestato aiuto immediato nella giornata di lunedì 8 luglio 2024. Numerosi bambini hanno dovuto essere sottoposti a cure al di fuori dell’ospedale. L’UNICEF ha fornito, tra l’altro, equipaggiamento medico, cassette di pronto soccorso, articoli igienici e acqua potabile.
Ieri, il ministero della sanità ucraino ha confermato che, al momento dell’attacco, nell’ospedale Okhmatdyt erano presenti 627 bambini, molti dei quali hanno dovuto ora essere trasferiti in altre strutture sanitarie di Kiev. L’UNICEF ha già consegnato i primi beni di prima necessità alle strutture sanitarie che hanno accolto i piccoli pazienti provenienti dall’ospedale distrutto.
Il nostro impegno, però, sta proseguendo instancabilmente. Presso l’ospedale Okhmatdyt e in altri luoghi colpiti da attacchi, valutiamo costantemente la situazione insieme ai nostri partner, orientando i nostri aiuti di conseguenza.
Sono in corso colloqui anche in merito alla ricostruzione dell’ospedale pediatrico. L’UNICEF intende fornire supporto per la determinazione del fabbisogno e, probabilmente, metterà a disposizione una parte dei mezzi necessari. Un ulteriore sostegno è previsto per la riparazione del rifugio antiaereo dell’Istituto oncologico nazionale (una delle strutture che hanno accolto i pazienti dell’Okhmatdyt), nonché per il regolare trattamento oncologico di pazienti pediatrici.