Il numero di vittime del tifone Nalgae potrebbe crescere ancora. Sono infatti decine le persone tutt’ora disperse. L’UNICEF è sul posto e fornisce aiuti d’emergenza.
Dalla fine della settimana scorsa, la tempesta tropicale Nalgae (Paeng nell’idioma locale) sta imperversando su ampie regioni delle Filippine. Forti raffiche di vento e violenti precipitazioni hanno provocato inondazioni e frane. Quasi cento persone hanno perso la vita, decine sono tutt’ora disperse. Circa 900 000 hanno dovuto lasciare le loro case. Nel complesso, il disastro ha coinvolto pressappoco due milioni di persone.
L’UNICEF è preoccupato in particolare per le condizioni dei bambini a rischio e delle loro famiglie. Siamo a disposizione del governo filippino per fornire gli aiuti del caso. Nella regione autonoma di Bangsamoro nel Mindanao musulmano (BARMM), abbiamo collaboratrici e collaboratori specializzati nei campi dell’acqua, dell’approvvigionamento sanitario, dell’igiene, della salute, dell’alimentazione, dell’istruzione e della protezione.
L’UNICEF monitora la situazione in collaborazione con i suoi partner in seno alle Nazioni Unite, e coordina gli interventi con autorità nazionali e locali. «I diritti dei minori sono messi a repentaglio da ogni tifone che si abbatte sulle loro comunità. I bambini sono i meno responsabili di questi eventi meteorologici estremi, eppure ne subiscono le conseguenze più gravi: sono costretti a fuggire, vivono veri e propri shock, e non hanno accesso a scuole e ospedali. Le comunità filippine non sono sufficientemente sicure», ha affermato il rappresentante dell’UNICEF Oyunsaikhan Dendevnorov.
L’UNICEF fornisce alle famiglie beni di prima necessità per coprire il fabbisogno in termini di acqua potabile, impianti sanitari, igiene, assistenza medica, alimentazione, istruzione e protezione dell’infanzia.