L’UNICEF mira al miglioramento duraturo delle condizioni di vita dell’infanzia e si impegna a favore dell'attuazione dei diritti di tutti i bambini. La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia funge da base per il nostro operato. L’UNICEF si impegna inoltre a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
A tale scopo, contribuisce alla costruzione di pozzi e di scuole a misura di bambino, alla formazione e al perfezionamento degli insegnanti, all’equipaggiamento dei centri sanitari e all’adozione di misure per ottenere miglioramenti strutturali a favore dell’infanzia.
Insieme alle organizzazioni partner e ai governi, l’UNICEF ha elaborato concetti, li ha integrati nei progetti e ne ha sorvegliato l’efficacia. Le esperienze così ricavate vengono sfruttate per ampliare i programmi. Il suo operato può essere suddiviso in sei punti.
Punto 1: definizione degli obiettivi
In collaborazione con i ministeri competenti dei rispettivi paesi, gli uffici nazionali dell’UNICEF elaborano un programma nazionale di cinque anni basato su indicatori concernenti la situazione dell’infanzia.
Punto 2: pianificazione dettagliata
Sulla base dei programmi nazionali, collaboratori esperti elaborano le tematiche di fondo, coinvolgendo autorità locali, organizzazioni non governative, detentori dei poteri decisionali e gruppi di giovani o di donne. Solo l’aiuto all’autoaiuto consente di ottenere miglioramenti duraturi.
Punto 3: attuazione controllata
L’UNICEF non attua programmi senza un accordo scritto dettagliato con i partner locali. I mandati vengono assegnati considerando criteri finanziari e di qualità. L’UNICEF collabora con i governi e i partner locali, chiamati a impegnarsi finanziariamente e a livello di personale. L’UNICEF è convinto che tale impegno contribuisce al successo dei progetti dopo la fase di attuazione controllata. L’attività in loco comprende anche la formazione regolare di collaboratori dei ministeri e delle organizzazioni.
Per ridurre i rischi legati a eventuali crisi delle banche locali, ai deprezzamenti e alla corruzione, i fondi sono amministrati a New York e vengono stanziati poco a poco, a condizione che i partner dimostrino l'avanzamento del progetto.
Punto 4: sorveglianza severa
L’UNICEF sorveglia i progetti sul posto con visite regolari e controlli dei rapporti, che devono notificare la destinazione dei fondi. L’UNICEF Svizzera e Liechtenstein riceve inoltre ogni anno un ampio rapporto sulle attività finanziate, le spese, i progressi e le difficoltà di tutti i programmi sostenuti direttamente, che vengono pure valutati regolarmente sul posto.
Punto 5 : controllo interno ed esterno dei conti
L’UNICEF sottostà a severi controlli delle finanze, che poggiano su sistemi di sorveglianza interni, standard e procedure definite, valutazione dei risultati e gestione del rischio. Revisori interni ed esterni valutano regolarmente gli uffici nazionali e i risultati sono pubblicati sul sito www.unicef.org. L’UNICEF applica il principio della tolleranza zero: ogni caso sospetto viene approfondito e le violazioni sono perseguite penalmente.
Punto 6: controllo dell’efficacia
L’efficacia delle attività viene valutata annualmente. Gli indicatori alla base dei programmi sono integrati con le nuove conoscenze. L’UNICEF si affida inoltre a sondaggi, a interviste a persone chiave e a discussioni con interessati e responsabili. I dati raccolti servono a documentare lo sviluppo globale redigendo il rapporto sulla condizione dell’infanzia nel mondo, pubblicato una volta l'anno.