Giornata dei diritti dell’infanzia e giornata del …

Oggi ricorre la giornata internazionale dei diritti dell’infanzia. Celebriamo la storica adozione della Convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia, il 20 novembre 1989, che gettò le basi per una società a misura di bambino. La Convenzione sui diritti dell’infanzia è il trattato internazionale sui diritti umani ratificato da quasi tutti i Paesi, e garantisce a tutti i bambini del mondo i diritti universali alla protezione, al sostegno e alla partecipazione.

Heute ist Tag der Gerechtigkeit.
Heute ist Tag des Schutzes.
Heute ist Tag des Ernst-Nehmens.
Heute ist Tag der Nicht-Diskriminierung.
Heute ist Tag der Bildung.
Heute ist Tag des Mitbestimmens.

«La Convenzione sui diritti dell’infanzia è una pietra miliare nella storia dell’umanità», afferma Bettina Junker, Direttrice generale di UNICEF Svizzera e Liechtenstein. «La Convenzione stabilisce per legge che i bambini sono personalità autonome con diritti del tutto particolari.»

Oggi, 20 novembre, e in ogni altro giorno, l’UNICEF si impegna con tutte le sue forze per i diritti dei bambini in tutto il mondo. Con la campagna «Giornata dei diritti dell’infanzia, giornata del …» UNICEF Svizzera e Liechtenstein richiama l’attenzione sull’ampio spettro dei diritti dell’infanzia: la Convenzione sui diritti dell’infanzia comprende 54 articoli che fanno riferimento a tutti gli aspetti relativi al bene del bambino. Tra questi, il diritto al miglior stato di sviluppo possibile, il diritto alla protezione dalla violenza e dallo sfruttamento, il diritto all’istruzione e all’assistenza sanitaria e il diritto di essere preso sul serio e ascoltato.

«I diritti dell’infanzia sono importanti non soltanto per i bambini nei Paesi in via di sviluppo; anche in Svizzera e nel Liechtenstein c’è ancora molto da fare per attuare completamente tutti i diritti dell’infanzia», rileva Bettina Junker. Per esempio, molti bambini subiscono violenze o vengono emarginati. Ci sono anche bambini che crescono in povertà. Inoltre, il benessere dei bambini e degli adolescenti è ancora lontano dall’avere la priorità nella politica e nella società.

In occasione della giornata internazionale dei diritti dell’infanzia, UNICEF Svizzera e Liechtenstein invita tutti a impegnarsi per i diritti di ogni bambino. «Chiunque può dare un contributo perché i diritti dell’infanzia diventino realtà», dichiara Bettina Junker. «Per esempio, possiamo far sentire la nostra voce quando vediamo che i diritti dei bambini vengono violati e i bambini non sono presi sul serio. Possiamo inoltre impegnarci a titolo onorifico o fare una donazione.»

Per diffondere la conoscenza dei diritti dell’infanzia, UNICEF Svizzera e Liechtenstein crea materiali di vario tipo. Il nuovo poster colorato con le icone dei diritti dell’infanzia si può ordinare gratuitamente.


Sudan Hungersnot
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UNICEF/WFP, accertata la carestia nel Darfur settentrionale

UNICEF/WFP, accertata la carestia nel Darfur settentrionale

Dopo oltre 15 mesi di guerra in Sudan, una catastrofica combinazione di conflitto, sfollamento e limitazioni dell'accesso umanitario ha portato alla carestia in un campo che ospita centinaia di migliaia di sfollati nella regione sudanese del Darfur settentrionale.

La conclusione del Famine Review Committee (Comitato per l'esame della carestia – FRC), secondo cui nel campo di Zamzam è in atto una carestia, è la prima determinazione della carestia da parte del Comitato in più di sette anni e solo la terza volta che viene determinata una carestia da quando il sistema di monitoraggio è stato creato 20 anni fa. La FRC avverte che altre zone del Sudan rischiano la carestia senza un intervento concertato.

L'annuncio della carestia conferma i timori della comunità umanitaria e segue un'analisi dell'IPC di giugno che mostra un drammatico declino della sicurezza alimentare e nutrizionale, con 755.000 persone che si trovano ad affrontare condizioni catastrofiche di fame.

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Una crisi alimentare alimentata dal conflitto
L'UNICEF e il World Food Programme (WFP) hanno lanciato l'allarme sul rischio crescente per la popolazione del Sudan, in particolare per i bambini, se non si riusciranno a fornire aiuti urgenti alle comunità intrappolate nelle zone calde del conflitto, come Darfur, Khartoum, Kordofan e Al Jazirah. La situazione rimane critica in tutto il Paese e si stima che quest'anno 730.000 bambini soffriranno di malnutrizione acuta grave (SAM), la forma di malnutrizione più pericolosa per la vita.

Una dichiarazione di carestia significa che le persone, compresi i bambini, hanno già iniziato a morire di fame e di condizioni correlate, tra cui malnutrizione e infezioni. A differenza della crisi del Darfur di vent'anni fa, questa crisi di fame alimentata dal conflitto si estende a tutto il Paese, compresa la capitale Khartoum e lo Stato di Jazirah, in passato granaio del Sudan.

La grave limitazione dell'accesso umanitario è una delle principali cause delle condizioni di carestia in Zamzam. Sebbene a luglio l'UNICEF sia riuscito a consegnare a El Fasher scorte sufficienti di alimenti terapeutici pronti all'uso (RUTF) salvavita per curare circa 4.000 bambini gravemente malnutriti, compresa una dotazione per il campo di Zamzam, la continua mancanza di un accesso sicuro e duraturo fa sì che i bisogni rimangano enormi e che la capacità di consegnare forniture umanitarie sia imprevedibile.

Un urgente bisogno dell'accesso umanitario
"Abbiamo urgentemente bisogno di una massiccia espansione dell'accesso umanitario per poter fermare la carestia che ha preso piede nel Darfur settentrionale e impedire che si diffonda in tutto il Sudan. Le parti in conflitto devono togliere tutte le restrizioni e aprire nuove vie di rifornimento attraverso i confini e le linee di conflitto, in modo che le agenzie umanitarie possano raggiungere le comunità tagliate fuori con cibo e altri aiuti umanitari di cui hanno disperatamente bisogno", ha detto Cindy McCain, Direttrice Esecutiva del WFP. "Invito inoltre la comunità internazionale ad agire subito per garantire un cessate il fuoco in questo brutale conflitto e porre fine allo scivolamento del Sudan nella carestia. È l'unico modo per invertire una catastrofe umanitaria che sta destabilizzando questa intera regione africana”.

"Le notizie di ieri confermano alcuni dei nostri peggiori timori: la carestia che si sta verificando in alcune zone del Sudan sta infliggendo sofferenze inimmaginabili a bambini e famiglie che stanno già soffrendo per l'impatto di una guerra orribile", ha detto Catherine Russell, Direttrice Generale dell'UNICEF. "Questa è una carestia completamente causata dall'uomo. Chiediamo ancora una volta a tutte le parti di fornire al sistema umanitario un accesso sicuro e senza ostacoli ai bambini e alle famiglie in difficoltà. Dobbiamo poter utilizzare tutte le vie, attraverso le linee di conflitto e i confini. I bambini del Sudan non possono aspettare. Hanno bisogno di protezione, di servizi di base e soprattutto di un cessate il fuoco e della pace".

L'UNICEF e il WFP continuano a chiedere a tutte le parti in causa di garantire un accesso umanitario sicuro, senza ostacoli e prolungato, per consentire un'ulteriore espansione della risposta umanitaria e per permettere alle agenzie di effettuare le consegne in tempi rapidi.