L’UNICEF condanna il rapimento di bambini da parte di un gruppo armato nei pressi di Malakal, in Sud Sudan. Secondo l’UNICEF Sud Sudan, sono stati sequestrati 89 ragazzi.
Il grave episodio si è verificato nella città di Wau Shilluk, nello Stato sudsudanese dell’Alto Nilo, dove migliaia di persone sono fuggite a causa degli incessanti scontri a fuoco.
Secondo le testimonianze, soldati armati hanno circondato la città, perquisito un’abitazione dopo l’altra e sequestrato tutti i ragazzini maggiori di dodici anni.
«Il reclutamento e l’impiego di bambini da parte dei gruppi armati distruggono famiglie e comunità», ha dichiarato sabato Jonathan Veitch, responsabile dell’UNICEF in Sud Sudan. «Oltre a perdere il contatto con le loro famiglie, questi ragazzini sono privati dell’opportunità di andare a scuola ed esposti a violenze inaudite.»
L’UNICEF ricorda alle parti belligeranti che l’impiego di bambini soldato è un grave crimine di guerra e le esorta a liberarli immediatamente.